Il progetto “Linee di rigenerazione”,
di Spazi Indecisi, con EstoNoEsUnSolar-Patrizia Di Monte come esperta in rigenerazione urbana, e Andreco,
finanziato dal MiBACT, Creatività Contemporanea.
Con il II bando Creative Living Lab la DGAAP ha riproposto la formula d’intervento, già sperimentata con la I edizione nelle periferie italiane, intese come territori che vivono realtà di fragilità sociale, economica e ambientale, non necessariamente lontani dal centro fisico della città, che coinvolga diverse espressioni della creatività contemporanea nella rivitalizzazione urbana e socio-culturale del territorio e delle comunità. “I progetti selezionati dal Miba hanno l’obiettivo di migliorare la fruizione e la qualità dei luoghi individuati, di incentivare l’attivazione di percorsi di partecipazione e autocostruzione attraverso il coinvolgimento di soggetti attivi sul territorio e di promuovere un sistema di autorganizzazione dal basso, tale da favorire un processo di empowerment e di riappropriazione nelle comunità coinvolte. I progetti premiati prevedono il coinvolgimento delle comunità locali, la multidisciplinarietà delle professionalità impiegate, la possibilità di uno sviluppo a medio-lungo termine e l’utilizzo di metodi riproponibili anche in altri contesti, ed avvalora l’importanza di sviluppare il senso identitario e di appartenenza al proprio territorio. I progetti delle associazioni locali dimostrano la necessità di attivare e rilanciare le microeconomie locali attraverso processi culturali condivisi”.
Il progetto “Linee di rigenerazione” a cura di Spazi Indecisi, realizzato in partnership con Città di Ebla e la Coop. Casa del Cuculo e in collaborazione con Azienda Acer, coop.Cad, Università di Bologna e il Comune di Forlì, si è aggiudicato il premio “Creative Living Lab II edizione” promosso dalla Direzione Generale Arte e Architettura Contemporanee e Periferie Urbane del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo. “Linee di rigenerazione” opera nel Quartiere San Pietro nell’area delle case popolari Acer, abitate da famiglie in stato di fragilità sociale ed economica, e nel quartiere Musicisti Grandi Italiani nell’area dei Portici, caratterizzata da ampie aree verdi non progettate e negozi sfitti. Il progetto vuole abilitare le relazioni tra persone e città, rivitalizzando spazi ed aree inutilizzate (piazzette, porticati, corridoi, parcheggi, muri e zone interstiziali non utilizzate) attraverso micro-interventi di rigenerazione urbana che gli stessi cittadini concorreranno a definire, a costruire e poi a curare come aree gioco, orti pubblici, arredo urbano, ecc.
Il progetto prevede le seguenti fasi: esplorazioni, passeggiate, sopralluoghi partecipati per mappare il quartiere e ricercare i luoghi con un potenziale di rigenerazione; raccolta di foto, video e testimonianze per costruire una mappa emotiva del quartiere; laboratori di Quartiere per la scelta partecipata dei luoghi e per la coprogettazione dei dispositivi e degli interventi di rigenerazione; workshop di design urbano per la progettazione e autocostruzione di dispositivi di rigenerazione a cura di Patrizia Di Monte; workshop di segnaletica urbana per connettere ExAtr e i luoghi rigenerati a cura di Andreco; ed infine la realizzazione degli interventi e inaugurazione delle Linee.